In Comunicati, Politica Economica

Buonuscite scandalose, sostengono Adusbef e Federconsumatori- che hanno elaborato la classifica delle liquidazioni percepite da 26 manager pubblici e privati, dopo il mega-assegno che la Fiat di Fausto Marchione ha staccato per far dimettere dalla Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, la cui liquidazione di 27 milioni di euro, equivalente a 4,5 milioni di ore di cassa integrazione (media 6 euro/ora), si attesta al settimo posto. L’ennesima vergogna-aggiungono i leader delle due associazioni Elio Lannutti e Rosario Trefiletti- uno schiaffo in faccia a milioni di giovani a 700 euro al mese che faticano ad avere il rinnovo di contratto trimestrale.

   Ciò che desta più rabbia ed indignazione, sono le mega-liquidazioni elargite a prescindere dai risultati ottenuti, come due esempi di scuola che dovrebbero indurre ad azioni di responsabilità, riguardanti Giancarlo Cimoli (Ferrovie dello Stato), che nel 2004 fu liquidato con 6,7 milioni di euro dalle FS per andare ad Alitalia, e dopo il disastro provocato nei conti della compagnia di bandiera, venne cacciato nel 2007 con una liquidazione di 3 milioni di euro; ed Alessandro Profumo, uscito nel 2010 da Unicredit con 40,6 milioni di euro di buona uscita, il terzo maxi assegno mai staccato in Italia, al quale non aveva diritto, secondo una perizia del Prof. Stefano Loconte, richiesta dal Pm Michele Nardi della Procura di Roma.

   La liquidazione di 40,6 milioni di euro data nel 2010 da Unicredit  all’attuale presidente del Monte dei Paschi di Siena,  Alessandro Profumo è il doppio di quanto gli sarebbe spettato sulla base dei contratti siglati prima dell’uscita dall’istituto bancario, come risulta dall’analisi del perito incaricato dalla Procura di Roma, il professor Stefano Loconte, che a conclusione del suo lavoro affermava: "il depauperamento patrimoniale in danno della società e degli azionisti riscontrato nella corresponsione a Profumo di un’ incentivo all’esodo non è congruo, perché eccessivamente elevato e pur non integrando alcun reato,  rilevare un illecito di natura civilistica”, invitando il cda Unicredit ad una azione di responsabilità por recuperare il maltolto.

   Nella classifica elaborata da Adusbef e Federconsumatori troviamo al primo posto Cesare Romiti (Fiat) che nel 1998 ottenne 101,5 milioni di euro; al secondo Andrea Guerra di Luxottica, che qualche giorno fa ha preso 45 milioni di euro; al terzo Profumo; al quarto Matteo Arpe, che per uscire da Capitalia nel 2007 ebbe 37,4 milioni di euro; al quinto Cesare Geronzi, con 36,65 milioni tra Capitalia e Generali; Luca Cordero con 27 milioni; Roberto Colaninno con 25,8 milioni per uscire da Telecom e tentare l’avventura dei capitani coraggiosi con Alitalia.

   Paolo Cantarella con 20 milioni avuti da Fiat, si classifica all’ottavo posto; nono Riccardo Ruggiero da Telecom con 17,28 milioni nel 2007; Maurizio Romiti 15 milioni da RCS; Carlo Puri Negri 14 da Pirelli; Franco Bernabè 13,7 nelle due tranche da Telecom; Buora 12 da Telecom; Gamberale 11,4 da Autostrada; Perissinotto 10,7 milioni da Generali; Fausto Marchionne 10 da Fondiaria; Cimoli 9,7; Balzanello ,6 da Geox; Scaroni 8,4 dall’Eni; Galateri 8 da Telecom; Conti 6,4 dall’Enel; Sarmi 6 dalle Poste; Pansa 5,45 milioni da Finmeccanica; Rossignolo 5 da Telecom;  Peluso figlio ex ministro Cancellieri 3,6 milioni da Fondiaria; Flavio Cattaneo 2,4 da Terna.

   Liquidazioni e buone uscite, spesso non dovute, per aver portato le loro aziende al disastro (come il caso di Fondiaria Sai), potrebbero finanziare 84 milioni di cassa integrazione e 531.000 paga/mese dei cassaintegrati.

                                                                                                                    Adusbef- Federconsumatori        

Roma,11.9.2014  

 

                  

Manager

Anno di liquidazione

Importo in milioni di euro



1.        Cesare Romiti (Fiat)  

1998

101,5

2.        Andre Guerra (Luxottica)

2014

45

3.        Alessandro Profumo (Unicredit)             

2010

40,6

4.        Matteo Arpe (Capitalia)        

2007

37,4

5.        Cesare Geronzi (Capitalia)

Cesare Geronzi (Generali)

2007

2011

20

16,65

36,65

6.        Luca Cordero di Montezemolo               (Ferrari)

2014

27

7.        Roberto Colaninno (Telecom)

2001

25,8

8.        Paolo Cantarella (Fiat)

2000

20

9.        Riccardo Ruggiero (Telecom)

2007

17,28

10.     Maurizio Romiti (RCS)

2004

15

11.     Carlo Puri Negri (Pirelli)

2009

14

12.     Franco Bernabè (Telecom)

Franco Bernabè (Telecom)

2013

2007

6,6

7,1

13,7

13.     Carlo Buora (Telecom)

2007

12

14.     Vito Gamberale (Autostrade)

2006

11,4

15.     Giovanni Perissinotto (Generali)            

2011

10,7

16.     Fausto Marchionne (Fondiaria SAI)

2013

10

17.     Giancarlo Cimoli (FS)

Giancarlo Cimoli (Alitalia)

2004

2007

6,7

3

9,7                                      

18.     Diego Bolzanello (Geox)          

2012

9,6

19.     Paolo Scaroni (Eni)   

2014

8,4

20.     Gabriele Galateri di Genola (Telecom)

2007

8

21.     Fulvio Conti (Enel)     

2014

6,4

22.     Massimo Sarmi (Poste)             

2014

6

23.     Alessandro Pansa (Finmeccanica)       

2014

5,45

24.     Gianmario Rossignolo (Telecom)

1998

5

25.     Pier Giorgio Peluso (Fondiaria)

2012

3,6

26.     Flavio Cattaneo (Terna)         

2014

2,4

TOTALE

 

502, 580.

           

502.580.000 : 6 = 83.763.333 ORE di cassa integrazione   

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