In Comunicati, Politica Economica

Mancano circa 20 giorni a Natale e le prime stime dell'O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, rilevano una crescita delle spese per i regali di Natale, pari al +4,1% rispetto allo scorso anno.

Il budget che ogni famiglia spenderà quest'anno sarà di circa 129,90 Euro, pari ad un giro di affari di circa 3,24 miliardi di Euro.

Per evitare traffico, resse e lunghe code nei negozi, nonché per approfittare di sconti ed offerte, sono sempre di più i cittadini che optano per l’acquisto on line dei propri “pensieri di Natale”. Dalla nostra ricerca emerge che il 62% delle famiglie italiane acquista almeno un regalo on line.

Visto l’elevato numero di acquisti effettuati in rete, i cittadini provvedono all’acquisto dei prodotti in anticipo.

Analizzando i singoli settori di mercato, emerge che, sull’onda di quanto già avvenuto lo scorso anno, il settore alimentare è quello che conosce la crescita maggiore: +2,3%.

Il settore del turismo, invece, è quello che risentirà della crisi peggiore, anche se più contenuta rispetto al 2016 registrando un calo che si attesta: -8,3%.

Cresce in maniera notevole la spesa per l'elettronica di consumo che registra una crescita del +2,1%. Il Natale è infatti l’occasione per regalare articoli di elettronica e di ultima generazione come smartphone, tablet ecc. i cui costi risultano più “impegnativi” che, a volte, richiedono la partecipazione di più familiari.

Alla luce di una lieve ripresa dell’abitudine di scambiare piccoli doni tra adulti, si prospetta un aumento nei settori dell’oggettistica, arredamento per la casa e piccoli elettrodomestici (+0,9%), della profumeria e cura della persona (+1,1%), dell’editoria e eventi culturali (+0,8%) e infine di abbigliamento e calzature (+0,6%).

Sempre in crescita il settore principe delle feste natalizie, di cui i protagonisti sono i più piccoli: la spesa per i giocattoli, che anche in tempo di crisi non ha mai conosciuto elevati tassi di diminuzione, quest’anno cresce del +0,7%. 

Rispetto allo scorso anno si conferma la tendenza del ricorso all’acquisto dei regali di Natale a rate, dilazionando così la spesa sull'intero anno.

 

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