In Comunicati, Politica Economica

L'OCSE prevede per il 2014 un calo del Pil del 0.4%, con il debito pubblico in aumento e la deflazione in atto la situazione diventa drammatica.

Sarebbe necessario una politica economica espansiva per rimettere in moto la domanda di beni, servizi e occupazione, ma gli attuali  vincoli europei, il rapporto tra il deficit e il Pil del 3%  e il fiscal compact ( patto di stabilità , firmato nel 2012 e in vigore dal 2015), impediscono ogni misura espansiva e soffocano il sistema economico italiano.

L'Italia ed l'Europa debbono rivedere i vincoli previsti a Mastricht, quando il debito pubblico era significamente minore e l'inflazione era oltre il 4%.

La recente scelta della BCE è importante ma non è detto che i miliardi dati alle banche si traducano in prestiti alle famiglie e alle imprese e in una riduzione dei costi del credito.

"Non c'è più tempo da perdere: la ripresa si fa sempre più lontana e gli effetti negativi sempre più gravi"  – dichiarano Rosario Trefiletti e Elio Lannutti .
Il Paese ha bisogno di un piano straordinario, improntato alla crescita ed al lavoro, strettamente legato al rilancio dell'occupazione giovanile.
Dal turismo alla valorizzazione delle eccellenze italiane, dalla modernizzazione delle infrastrutture allo sviluppo tecnologico: le linee di intervento sono molte, gli unici elementi che ancora scarseggiano sono il coraggio e la volontà di imprimere un deciso 
cambiamento di rotta.
Per questo chiediamo al Governo di impiegare le risorse ricavate dai tagli agli sprechi, ai privilegi ed agli abusi, dall'incremento della lotta all'evasione fiscale, nonché dalla
vendita di parte delle risorse auree (il 15-20% pari a 10-15 MLD di Euro ) per:
– lo stanziamento di congrui investimenti per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, a partire dalla banda larga nelle telecomunicazioni;
– l'avvio di un piano strategico per lo sviluppo del turismo;
– l'attuando un allentamento del patto di stabilità che consenta la 
realizzazione di opere infrastrutturali di modernizzazione e messa in 
sicurezza (in primis per quanto riguarda l'edilizia scolastica). 

 

 

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