In Alimentazione, Comunicati

Lo scorso martedì 24 maggio, presso il Ministero della Salute, Federconsumatori ha partecipato all’evento di lancio della nuova indagine sui consumi alimentari degli italiani che sarà condotta dal CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e dell’analisi dell’economia agraria).

Si tratta della quarta rilevazione, l’ultimo sondaggio risale a 10 anni fa. Da allora le abitudini alimentari degli italiani sono profondamente cambiate, rendendo necessaria la definizione di un quadro di analisi aggiornato. Il progetto rientra in una visione europea più ampia e molto ambiziosa, voluta da EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), nell’ambito del programma EU-Menu, per la costruzione di un database sui consumi alimentari a livello comunitario con criteri standardizzati. Il database comprende 23 stati membri e racchiude i modelli di consumo di questi, utili al raggiungimento di valutazioni e pareri sul rischio alimentare. 

L’indagine condotta dal CREA servirà come fotografia dei consumi qualitativi e quantitativi degli italiani, con un riscontro concreto sia nell’ambito dell’analisi del rischio alimentare e nutrizionale che nelle politiche di indirizzo verso migliori stili di vita, anche nell’ottica della prevenzione di patologie croniche.

Lo studio, che si svolgerà nell’arco di quattro anni, avrà due fasi distinte, concentrandosi prima sulle abitudini alimentari dei bambini e poi su quelle di adolescenti e adulti.

Per il raggiungimento dell’obiettivo è previsto un corso ECM (dal titolo “Rilevamento dei consumi alimentari nazionali con metodiche armonizzate secondo le linee guida dell’European Food Safety Authority: aspetti teorici e pratici, attività sul campo e significato in sanità pubblica”)di specializzazione per la formazione di personale altamente qualificato nel campo nutrizionale, realizzato grazie ad una stretta collaborazione tra il Ministero della Salute, il CREA e l’Istituto Superiore di Sanità.

Si accoglie con interesse l’avvio dei lavori verso obiettivi tanto ambiziosi, nella speranza di un’effettiva realizzazione del database europeo, utile a comprendere e ridurre i rischi legati ai consumi alimentari e a aumentare le tutele dei cittadini comunitari. 

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