In Comunicati, Politica Economica

L’Istat registra a ottobre un netto calo dell’inflazione, all’1,8%. Una discesa che si deve soprattutto, stando a quanto affermato dall’Istituto di statistica, al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici. In frenata anche il tasso relativo al carrello della spesa, che si attesta al 6,3%.

Si tratta di dati che vanno presi con cautela e con le dovute premesse: il confronto avviene, infatti, rispetto a un periodo in cui il tasso di inflazione ha registrato un fortissimo aumento, raggiungendo picchi del 12%.

Con il tasso di inflazione a questi livelli le ricadute aggiuntive, per le famiglie, ammontano a +567 euro annui.

A questo si sommano le preoccupazioni sul fronte dell’energia, tra aumenti già decisi (+18,6% per l’elettricità e +4,8% per il gas, per i clienti sul mercato tutelato) e quelli che, a causa dei conflitti in Medio Oriente, potrebbero aggravare una situazione già precaria.

Invitiamo pertanto il Governo a non cantar vittoria: sarebbe prematuro e non realistico. Non è credibile strumentalizzare questi dati per sostenere il successo del trimestre anti inflazione. Il calo non è altro che un’illusione prospettica, dovuta al forte aumento registrato nel periodo rispetto al quale viene fatto il confronto (ottobre 2022).

Ma soprattutto, invitiamo il Governo e non abbassare la guardia, considerando in maniera del tutto illusoria che la crescita dei prezzi si sia arresta e rinunciando, per questo motivo, a prendere ulteriori e necessari provvedimenti.

Per dare respiro alle famiglie e nuova spinta alla domanda interna è indispensabile che il Governo si impegni per:

  • Disporre una revisione generale delle aliquote IVA sui beni e sui servizi che potrebbe portare, secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori a un risparmio di 531,57 euro annui a famiglia. Contestualmente, per far sì che tali benefici non vengano vanificati dalle speculazioni (come avvenuto per l’IVA su pannolini, prodotti per l’infanzia ed assorbenti) è necessario disporre opportuni controlli e verifiche mirate;
  • Prorogare il mercato tutelato di un tempo congruo a risolvere ogni criticità e a tutelare i cittadini da aumenti improponibili in questa fase;
  • Mettere in atto l’attesa e improrogabile riforma delle accise e degli oneri di sistema sui beni energetici e carburanti;
  • Ampliare le misure di sostegno a favore delle famiglie che non riescono a sostenere le rate dei mutui a tasso variabile;
  • Attivare seri e tempestivi monitoraggi dei prezzi attraverso Comitati di sorveglianza costituiti territorialmente, con la partecipazione delle Associazioni dei consumatori e sotto il coordinamento di Mr. Prezzi, per contrastare prontamente ogni fenomeno speculativo.

Le risorse per avviare queste misure fondamentali possono essere reperite attraverso una seria azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale (di cui in Manovra non vi è traccia), nell’introduzione di una tassazione strutturale progressiva sugli extraprofitti delle imprese (dal settore energetico a quello farmaceutico) e nell’incremento di forme di tassazione sulle transazioni finanziarie.

Prezzi: l’inflazione a ottobre si attesta ll’1,8%. Ma attenzione, il calo è un’illusione prospettica! Il Governo non abbassi la guardia, sono necessari interventi a sostegno delle famiglie.

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