In Comunicati, Politica Economica

I dati odierni sull’andamento della produzione industriale nel 2020 segnano un crollo storico del -11,4%, secondo solo al risultato segnato nel 2009. Una crisi “estesa a tutti i principali raggruppamenti di industrie e, nel caso dei beni di consumo, è la più ampia mai registrata.”

Osservando nel dettaglio l’andamento relativo all’anno scorso emerge un progressivo, anche se lento recupero dopo il crollo di marzo e aprile, che però in mesi recenti ha subito una nuova battuta di arresto, “impedendo – riporta l’Istituto Nazionale di Statistica – il ritorno ai livelli produttivi precedenti l’emergenza sanitaria”, tanto che, nella media del quarto trimestre, l’indice segna quota -3,1% rispetto a febbraio 2020.

Dati che rivelano lo stato estremamente debilitato della nostra economia. Sicuramente incidono su tale situazione l’andamento della pandemia e le ripetute chiusure, ma anche i provvedimenti timidi e insufficienti adottati finora.

A far segnare la caduta più allarmante, come si legge dalla nota Istat, il comparto relativo ai beni di consumo: segno evidente che la crisi vissuta dalle famiglie e la caduta della domanda stanno riportando conseguenze drammatiche sull’intero sistema produttivo.

È evidente che ci troviamo di fronte ad una sfida cruciale per il Paese: è necessario ed urgente restituire solidità e dare opportunità di crescita al sistema economico, sfruttando in maniera oculata, responsabile e costruttiva tutte le risorse messe a disposizione dell’Europa.

“In tale ottica è indispensabile agire con responsabilità, prolungando il blocco dei licenziamenti, senza il quale le conseguenze sarebbero ancor più drammatiche e insostenibili per le famiglie e per l’intera economia ed avviando misure urgenti per uno sviluppo equo, teso a contrastare le disuguaglianze e le disparità cresciute in maniera esponenziale negli ultimi anni.” – afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.

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