In Banche e Assicurazioni, Comunicati

L’AGCM ha avviato una istruttoria sui comparatori di prezzo nel settore assicurativo per sospetta intesa restrittiva della concorrenza sulle polizze rc auto.

Dal 2012 le società 6Sicuro S.p.A., CercAssicurazioni.it S.r.l. (“Segugio”), Daina Finance Ltd, Rappresentanza Generale per l’Italia (“ComparaMeglio”), Facile.it Broker di Assicurazioni S.p.A., Allianz Direct S.p.A., Admiral Intermediary Services S.A., B2C Innovation S.p.A., Bene Assicurazioni S.p.A., Compagnia Assicuratrice Linear S.p.A., Compagnia Italiana di Previdenza, Assicurazioni e Riassicurazioni S.p.A., FIT S.r.l. Società Benefit, Genertel S.p.A., HDI Assicurazioni S.p.A., Prima Assicurazioni S.p.A., Quixa Assicurazioni S.p.A., Verti Assicurazioni S.p.A. e Zurich Insurance Public Limited Company – Rappresentanza Generale per l’Italia si sarebbero scambiate regolarmente informazioni sensibili sulle condizioni di vendita delle polizze rc auto con l’obiettivo di condizionarne il prezzo, restringendo, o meglio di fatto annullando, la concorrenza nel settore.

Attraverso questo sistema hanno fatto crescere, in assenza di reali condizioni scatenanti, il prezzo delle polizze, che come denunciamo da sempre non solo sono le più care d’Europa, ma continuano a crescere in maniera spropositata anche in presenza di un tasso di incidentalità in forte diminuzione.

Basti pensare che nel 2020, secondo le stime Istat, si è registrata una riduzione mai vista del numero di incidenti stradali con lesioni a persone, pari a -29,5% rispetto al 2019. Nonostante ciò, secondo i dati dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i costi delle polizze rc auto non smettono la loro corsa al rialzo, segnando un incremento tra il +4% ed il 12% (ma soprattutto al Sud permangono picchi anche del +32%).

È evidente il tentativo di condizionare i prezzi delle polizze al solo fine speculativo, discostandosi completamente da ogni parametro e indicatore reale in grado di determinarne l’andamento. Questo, come rivela l’Antitrust, avviene da anni ed è ora di darci un taglio.

Per questo apprezziamo l’iniziativa dell’AGCM e chiediamo un intervento legislativo che dia maggiore rilevanza alla premialità dei comportamenti corretti degli automobilisti, finalizzato alla riduzione delle tariffe.

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