In Comunicati, Telecomunicazioni

Sono molti i cittadini che si preparano, in questi giorni, ad andare in vacanza.

A chi è già partito, o è in procinto di farlo consigliamo di non abbassare la guardia sul fronte delle tariffe di telefonia mobile, in particolare per quanto riguarda il traffico dati.

Sono molti i cittadini che ci segnalano, infatti, vere e proprie trappole svuota-credito.

Prima dell’addio al roaming vi era estrema attenzione, una volta usciti dall’Italia, nel verificare che il blocco del traffico dati fosse operativo, ora i cittadini, invece, sono portati a pensare che il traffico sia libero e sono perciò esposti alle insidie delle compagnie.

 

In nave.

Non tutti sanno, ad esempio, che in alto mare, su alcuni traghetti e navi da crociera, scattano i collegamenti satellitari, estremamente costosi (una telefonata può costare anche 3 Euro al minuto!).

Basta un nonnulla, in questo modo, per ritrovarsi con il credito azzerato: gli smartphone, infatti, continuano a scaricare dati ed aggiornamenti, consumando traffico dati, anche quando apparentemente sono inattivi.

Le compagnie, in questo caso, sono tenute ad informare via sms per tempo i propri clienti delle tariffe applicate per telefonate e traffico internet: se gli utenti non ricevono alcuna comunicazione dalla compagnia possono chiedere il rimborso di quanto viene loro addebitato.

È bene ricordare, in ogni caso, che se gli importi scalati per l’uso di Internet superano l’importo di 50 euro deve scattare il blocco della rete. Se tale blocco non scattasse automaticamente, l’utente può chiedere il rimborso della differenza.

Per chi deve viaggiare in nave, quindi, è bene ricordarsi di disattivare il traffico dati e di telefonare con moderazione, in alternativa è possibile sottoscrivere con la propria compagnia offerte e pacchetti più economici dedicati appositamente a chi viaggia su navi e traghetti. 

 

Attraversare paesi extra-UE.

Per andare in vacanza, a molti capita di attraversare Paesi che non appartengono all’UE quali, ad esempio, Svizzera, San Marino, Montenegro e Albania.

Non facendo parte della Unione, l’abolizione del roaming in questi paesi non è in vigore. Va quindi tenuto a mente per evitare brutte sorprese ancora prima di arrivare a destinazione! Anche in questo caso le compagnie sono tenute ad informare i propri clienti dei costi applicati, non appena varcati i confini. Se questo non dovesse avvenire è possibile effettuare un reclamo.

 

A tutti i cittadini incappati in questi extra-costi consigliamo di rivolgersi ai nostri sportelli presenti sull’intero territorio nazionale, per valutare la correttezza degli addebiti e per effettuare la richiesta di rimborso, qualora non vi fosse stata una corretta e tempestiva comunicazione.

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