In Comunicati, Salute

Torna alla ribalta in questi giorni la (purtroppo!) la nota questione della dieta Life120 di Adriano Panzironi. Da tempo il giornalista, attraverso la trasmissione “Il Cerca Salute” in onda su Canale 21, promuove l’acquisto di integratori prodotti da un’azienda di sua proprietà nonché di un libro contenente una dieta da lui stesso ideata, pubblicizzandone presunte proprietà curative in relazione a patologie anche gravi. Medici e specialisti hanno giudicato “criminali” i consigli di interruzioni delle terapie forniti da Panzironi, tanto che l’Ordine dei Medici, che ha già denunciato Panzironi per abuso di professione medica, ha pubblicato un comunicato contro la convention di Life120 prevista per il 30 giugno prossimo a Roma. Il raduno, organizzato appunto per divulgare il cosiddetto “metodo Panzironi”, è stato diffusamente pubblicizzato e l’Ordine, dopo aver segnalato l’evento alle autorità competenti, ha ritenuto opportuno ribadire che “non si gioca con la salute delle persone, specie se questo porta ad abbandonare le terapie per seguire un’illusione”.

Quello di Panzironi è un comportamento gravissimo, che mette seriamente in pericolo la salute e la vita di chi si affida al suo metodo. Anche Federconsumatori, lo scorso anno, abbiamo segnalato il giornalista all’Autorità Antitrust, sottolineando che nel corso delle televendite vengono diffuse informazioni del tutto false in ordine alle caratteristiche dei prodotti: basti pensare che lo spot promette di far vivere sino a 120 anni!

Nonostante le sanzioni di AGCOM e Antritrust e le denunce dell’Ordine dei Medici, il programma continua ad andare in onda. Riteniamo quindi utile mettere in guardia i cittadini, non solo nei confronti del metodo Life 120 ma verso chiunque, peraltro senza alcuna competenza, prometta terapie miracolose. Maghi, santoni, guaritori… purtroppo la lista di soggetti senza scrupoli, pronti a lucrare sulle difficoltà e sulle malattie delle persone è lunga. Per squallidi interessi economici questi soggetti puntano a sottomettere psicologicamente chi, in un momento di vulnerabilità psicofisica, si rivolge a loro, quindi diffidate dei “miracoli” che promettono e rivolgetevi invece a medici e specialisti qualificati. A tale proposito è bene poi evitare di rilasciare dati e informazioni personali e di consegnare beni o somme di denaro e denunciare alle forze dell’ordine chiunque si improvvisi guaritore per speculare sui problemi di salute.

Considerando inoltre la diffusione e la rilevanza del fenomeno, è opportuno un intervento in merito del Ministero della Salute, che dovrebbe attivare campagne di comunicazione e informazione finalizzate ad aumentare il livello di consapevolezza e conoscenza scientifica dei cittadini.  

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