In Banche e Assicurazioni, Comunicati

Le pesanti responsabilità (civili e penali), di Bankitalia sulla stabilità di un sistema bancario collassato,  della Consob e del presidente Giuseppe Vegas, nella grande truffa a danno di 130.000 risparmiatori espropriati dei loro sudati risparmi, continuano ad emergere in tutta la loro gravità. Appena messo piede in Consob, in un sistema scandaloso di porte girevoli tra il governo, dove ricopriva il ruolo di vice ministro dell’Economia e la Commissione sulle società e la borsa, Vegas assecondando le richieste dei banchieri, smantellò ogni presidio di informazione da offrire ai risparmiatori, sia abrogando gli scenari probabilistici che i prospetti informativi per alcuni tipi di obbligazioni bancarie definite ‘bond da banco’.

   Il 24 maggio 2011, Adusbef mosse durissime critiche alla decisione del presidente della Consob Giuseppe Vegas di abolire il Prospetto Informativo per alcuni tipi di bond bancari, misura annunciata il 23 maggio 2011 nel corso di un convegno a Roma in cui l'Abi aveva presentato le semestrali delle banche al 31 dicembre 2010. Diminuire le regole sulle obbligazioni emesse dalle banche, per i 'bond da banco'  finiranno per avvelenare ancora di più la vita dei risparmiatori',  assecondando così i desiderata dei banchieri che non riescono più a vendere le loro obbligazioni, con i risparmiatori  che non si fidano più di un prodotto che ha un rendimento solo dell' 1,5% rispetto al 3,5% dei Btp.

   La Consob uscita sconfitta sul fronte della UE, analogamente per la impostazione della Mifid, con la ''visione'' anglosassone che ha vinto anche per la definizione delle caratteristiche del documento sintetico che deve accompagnare la collocazione dei fondi di investimento da parte dei promotori finanziari, continua a smantellare i pochi presidi normativi posti in essere a salvaguardia della posizione del risparmiatore italiano, faticosamente impostati dai vari regolamenti della Commissione e dal Testo unico finanziario. I primi deludenti atti del presidente Vegas- affermarono Adusbef e Federconsumatori-, invece di segnare una svolta, una inversione di tendenza rispetto alla precedente gestione, tendono a confermare l'esistente, anche con la trovata ''geniale'', sempre dal punto di vista degli interessi dei banchieri, della vendita dei ''bond da banco'' per collocare presso le famiglie circa 137 miliardi di obbligazioni bancarie che nessuno vuole e che, se non saranno sottoscritte, produrranno guai seri alla tenuta delle banche ed alle provvigioni, e stock option dei banchieri nostrani.

   Adusbef e Federconsumatori chiedono quindi alle Procure della Repubblica, che hanno aperto indagini sulla vigilanza a maglie larghe di Bankitalia e Consob, di acquisire la delibera sui cosiddetti ‘bond da banco’, attuata per favorire i banchieri, ideando un sistema più raffinato per collocare presso le famiglie obbligazioni bancarie che nessuno vuole non fidandosi delle banche, spesso infarcite di sottostanti derivati, denominate ''bond da banco'' con gravissima lesione di diritti, legalità e degli interessi lesi dei piccoli azionisti risparmiatori.

 

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