In Comunicati, Salute

Sul fronte del Fascicolo Sanitario Elettronico la situazione a livello nazionale risulta bloccata da  criticità e nodi irrisolti. Mancano ancora, infatti, le indicazioni tese a garantire la tutela della sicurezza informatica.

Così come si presenta il Fascicolo Sanitario non può diventare un vero strumento "di proprietà del paziente", utile per la verifica dell'attività clinica e della appropriatezza delle terapie. Né può diventare lo strumento necessario per predisporre la gestione dei Big Data, con l'obiettivo di prevenire le patologie  e  predisporre  percorsi di cura adeguati.

Infatti, i ritardi accumulati nella pubblicazione del Decreto e l'assenza di  progetti delle Regioni (elaborati  ma non approvati) hanno determinato una situazione di fatto rischiosa per la salute dei cittadini:   bloccata non solo  dai ben noti  tempi burocratici, ma anche e soprattutto dalla oggettiva complessità della materia .

In particolare l'obbligo di utilizzare le tecnologie digitali e l'obbligo di alimentare il Fascicolo Sanitario Regionale non possono in concreto essere rispettati, dal momento che mancano le risorse necessarie per completare la informatizzazione di tutte le aziende sanitarie,  in particolare  mancano le risorse  per  compilare il  patient  summary e per utilizzare i referti  dei laboratori di analisi  digitalizzati.

Non solo. Mancano anche i cosiddetti servizi "trasversali" di supporto a livello nazionale, da progettare e realizzare per svolgere funzioni sanitarie e cliniche: Anagrafe Nazionale Sanitaria degli Assistiti,  Anagrafe Nazionale  dei Residenti, ecc. 

A fronte di queste gravi criticità Federconsumatori chiede di:

– Prendere atto e provvedere a risanare gli attuali  ritardi e le ingiustificabili assenze nel pieno rispetto  di principi e  provvedimenti del Garante della Privacy.

– Impedire che si ripetano casi di "blocco informatico" come quello  che sta paralizzando i servizi sanitari della Regione Sicilia, con gravi disagi e danni  per i cittadini ed i pazienti.

– Garantire il consenso informato, specifico, libero e consapevole del cittadino.

 

Post suggeriti