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Sono allo studio del Governo misure per fronteggiare l’emergenza siccità, sempre più vicina. Secondo il CNR – Consiglio nazionale delle ricerche, una percentuale fra il 6% ed il 15% della popolazione italiana vive ormai in territori esposti ad una siccità severa o estrema. La situazione non potrà che peggiorare con l’avvicinarsi della stagione estiva.

Dal Po al Tevere, ai principali laghi italiani: fiumi e bacini sono nettamente al di sotto dei livelli abituali e lasciano intravedere una situazione allarmante.

Federconsumatori, da sempre impegnata per la salvaguardia dell’acqua come bene comune fondamentale e inalienabile, avvia oggi una campagna per sensibilizzare i cittadini sull’utilizzo consapevole e sulla necessità di preservare questa importante risorsa.

Allo stesso tempo sollecita il Governo a definire un piano di gestione e razionalizzazione dell’acqua destinata ad uso agricolo, civile e industriale. Piano che preveda la realizzazione di invasi e bacini per la raccolta delle acque da destinare ad uso agricolo, la depurazione delle acque reflue per l’utilizzo in agricoltura e nei cicli produttivi, la desalinizzazione, ma soprattutto l’avvio urgente di una grande opera di efficientamento della rete idrica ormai obsoleta, che, è proprio il caso di dirlo, “fa acqua da tutte le parti”. Come Federconsumatori, da anni, denunciamo il grave problema della dispersione, che in media negli acquedotti italiani è di oltre il 40%: questo vuol dire si perdono in media 40 litri ogni 100 immessi nelle reti di distribuzione. Una dispersione che risulta ancor più inammissibile se si pensa che i cittadini pagano in ogni bolletta una “quota per investimenti”, vale a dire una percentuale per un ammodernamento della rete mai realizzato e, ora, quanto mai urgente.

È necessario, inoltre, che anche i cittadini facciano la loro parte adottando buone pratiche e comportamenti virtuosi per evitare gli sprechi.

 

Di seguito i consigli di Federconsumatori:

Lavarsi i denti tenendo il rubinetto aperto fa sprecare oltre 5 litri al minuto. Per questo è bene utilizzare lo spazzolino inumidito col solo dentifricio e risciacquare soltanto alla fine.

Per farsi la barba è sufficiente colmare il lavandino d’acqua, chiudendolo col tappo, e poi lasciarla scorrere terminata la rasatura.

Lavare frutta e verdura lasciandole immerse in acqua: così si riduce il numero di risciacqui sotto l’acqua corrente. Inoltre, l’acqua utilizzata per lavare frutta e verdura può essere impiegata per innaffiare le piante.

Si consiglia di preferire la doccia al bagno: è sicuramente più veloce e fa risparmiare fino a 100 litri d’acqua alla volta. Ovviamente è opportuno aprire il rubinetto solo nel momento in cui ci si sciacqua, senza lasciarlo aperto per l’intera durata della doccia.

Utilizzare lavastoviglie e lavatrice a pieno carico: così si arriva a risparmiare fino a 11.000 litri d’acqua all’anno.

Prima di partire si consiglia di chiudere la valvola centrale dell’acqua, anche per evitare rotture improvvise nell’ impianto idraulico.

Controllare che i rubinetti non perdano acqua, in caso contrario chiedere l’aiuto di un idraulico esperto o sostituire le guarnizioni. Un rubinetto che gocciola può far sprecare fino a 4.000 litri d’acqua in un anno. È bene, inoltre, installare i riduttori di flusso dell’acqua, che sono dei dispositivi di semplice installazione che miscelano aria con l’acqua, consentendo di limitare il consumo di quest’ultima fino al 50%.

La tradizione popolare insegna che l’acqua utilizzata per la cottura della pasta è un ottimo sgrassante e permette di lavare piatti e bicchieri senza eccessivo uso di detersivo.

Controllare che lo scarico del wc non perda: un wc che perde può arrivare a consumare fino a 80 litri d’acqua al giorno. Se si ha uno scarico a cassetta, adottare il pulsante con doppio tasto, che consente di dosare l’acqua a seconda delle esigenze.

Ridurre la frequenza dei lavaggi dell’automobile, utilizzando un secchio e non la pompa per risciacquarla.

Siccità: Governo e cittadini facciano la loro parte. Il primo attuando piani per razionalizzare l’utilizzo dell’acqua e rendere la rete più efficiente; i secondi adottando strategie antispreco.

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