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La sponsorizzazione di Puma all'ingaggio di Antonio Conte come nuovo Commissario tecnico della Nazionale apre una nuova era per il conflitto di interessi.

Infatti, a prescindere dal valore dell'allenatore in questione, il rischio di essere condizionato è decisamente elevato.

Conte percepirà uno stipendio di 3,5 milioni netti l'anno e la Puma farà un investimento di oltre 2 milioni, oltre il 50% del suo stipendio.

Naturalmente l'investimento della Puma non è disinteressato, né potrebbe esserlo.

È evidente che tutto ciò crea un'incognita sulla futura gestione della nazionale. Attualmente ci sono giocatori importanti che sono stati convocati e potrebbero di nuovo essere convocati per giocare nella nazionale italiana, sponsorizzati dalla Puma.

La scelta di Conte potrà essere equilibrata e priva di qualunque condizionamento?

Le polemiche potrebbero scoppiare sia nel caso di utilizzo di giocatori sponsorizzati, sia nel caso di una loro esclusione.

Tutto questo a chi giova?

E soprattutto è lecita è possibile questa scelta?

La nazionale è una cosa importante. Attorno ad essa circolano miliardi di euro, ma anche le speranze e le emozioni di milioni di italiani.

Riteniamo sbagliato adottare decisioni che minino la correttezza nelle scelte di convocazione dei giocatori ed il successo della squadra.

 

Per questo la Federconsumatori ha dato mandato alla Consulta Giuridica di verificare la correttezza formale e sostanziale della scelta della FIGC (che, non dimentichiamo, è federata al CONI, Ente morale di diritto pubblico).

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