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L’estate è alle porte e numerose sono le famiglie che si apprestano a cercare soluzioni idonee per consentire ai propri figli di trascorrere le lunghe vacanze estive nel modo più pratico ed economico possibile, soprattutto considerando che molti genitori lavorano durante tutto il periodo estivo.

In tali circostanze le scelte delle famiglie sono dirette alla ricerca di Centri Estivi, che offrono un servizio a carattere socio-educativo caratterizzato da numerose attività ludiche e culturali, in grado di soddisfare tutte le esigenze economiche.

L’indagine che l’Osservatorio sulle Famiglie di Federconsumatori ha effettuato è indirizzata, principalmente, ad indagare i costi che occorrerà sostenere per usufruire dei Centri Estivi pubblici o privati.

Dai dati rilevati dall’Osservatorio sulle Famiglie, è emerso che il costo medio settimanale è pari ad Euro 156,00 per un centro estivo in una struttura privata (-1% rispetto al 2016). Il costo scende fino ad Euro 95,00 (+0,14% rispetto al 2016) laddove invece i bimbi e i ragazzi frequentino il centro estivo solo mezza giornata (fino alle ore 14:00). Bisogna considerare, inoltre, la variabile relativa al pranzo al sacco (a carico delle famiglie) oppure in mensa: qualora la famiglia provveda al pranzo al sacco ed alla merenda da casa, il costo della giornata si riduce a 75,00 Euro a bambino.

Per quanto riguarda, invece, il prezzo rilevato per i centri estivi organizzati in strutture pubbliche, il costo si aggira intorno ai 50,00 Euro per metà giornata (+0,09% rispetto al 2016), e agli 76,00 Euro per il tempo pieno (+15% rispetto al 2016). La differenza riscontrata tra pubblico e privato è dovuta a diversi fattori: oltre alle strutture che ospitano i bambini (che per i centri estivi pubblici sono perlopiù istituti scolastici) il costo varia notevolmente anche in base alla tipologia delle attività ludiche e socio-educative svolte.

Infatti, se si analizzano nel dettaglio tali attività, emerge una differenziazione di costi per ogni centro estivo: i centri estivi che offrono corsi di inglese sono prevalentemente scelti dalle famiglie che possono sostenere un costo settimanale medio di circa 262,00 Euro per bambino (+24% rispetto al 2016), mentre i centri che propongono attività sportive, quali basket, calcio, pallavolo etc., prevedono un costo settimanale medio di Euro 183,00 per bambino (+8% rispetto al 2016).

Decisamente meno costosi sono i centri estivi che presentano attività all’aria aperta, in mezzo alla natura e laboratori di teatro, danza e pittura: questi ultimi hanno un costo settimanale medio di 127,00 Euro per bambino (-18% rispetto al 2016), mentre per le giornate trascorse in fattoria o in campagna la somma si attesta intorno ai 122,00 Euro settimanali per bambino (-12% rispetto al 2016).

Alla luce di ciò, se si considera una media di Euro 624,00 mensili per ogni bambino o ragazzo per le strutture private e di 304,00 Euro per quelle pubbliche, si comprende facilmente come l’entità dei costi che le famiglie si trovano a sostenere durante le vacanze estive siano piuttosto ingenti. Per molte famiglie, in questa fase delicata, tali importi possono risultare insostenibili. Per questo, all’insegna del risparmio, nascono nuove forme di condivisione e collaborazione: “tate condivise”, che accudiscono fino a 4 bambini; genitori che programmano a turno le ferie per prendersi cura dei propri figli e degli amichetti più stretti.

Esistono, infine, anche delle formule giornaliere per chi ha bisogno di affidare il proprio figlio solo per qualche giorno: i costi variano dagli 8 Euro per mezza giornata ai 21 Euro per l’intera giornata, pasto incluso.

 

In allegato le tabelle con i costi in dettaglio.

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