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Gli aumenti dell’energia scattati con l’aggiornamento tariffario per il IV trimestre 2018 (che prevedono un incremento in bolletta del 7,6% per l’elettricità e del +6,1% per il gas) non saranno gli unici ad incidere sui bilanci delle famiglie.

Infatti, indipendentemente dall’andamento dei mercati, nei prossimi trimestri incombe l’ombra dell’applicazione di quanto finora rinviato dall’ARERA, ovvero il rialzo degli oneri che, secondo l’Autorità, ha comportato “un contenimento della spesa per i consumatori elettrici, domestici e non domestici, di circa un miliardo di euro (per tutto il 2018), a beneficio sia del mercato libero che di quello tutelato.”

Un’operazione che, dietro alla sua “magnanimità”, in realtà non fa altro che nascondere un eterno rinvio. Bisogna andare oltre gli annunci, perché è necessario intervenire radicalmente sul tema degli oneri di sistema.

Negli ultimi mesi abbiamo raccolto, online e presso i nostri sportelli, migliaia di firme per rivendicare una riforma degli oneri di sistema improntata all’equità ed all’equilibrio.

I cittadini, infatti, trovano insensato continuare a pagare in bolletta per voci desuete o inappropriate, quali ad esempio la dismissione delle centrali nucleari, le agevolazioni alla rete ferroviaria, le agevolazioni alle imprese energivore e via dicendo.

Per questo, in molti, hanno firmato manifestando la propria richiesta di un riordino di tali oneri.

Nelle prossime settimane consegneremo al Parlamento le firme raccolte, per rivendicare l’attenzione del Governo su un tema tanto sentito dai cittadini, che trovano ormai insopportabile il peso di queste vere e proprie tasse occulte e per richiedere una urgente riforma generale di sistema.

Si tratta di un tema rilevante, da affrontare con urgenza, specialmente alla luce degli aggravi registrati sul piano energetico sui mercati internazionali, nonché del dilagare del fenomeno della povertà energetica, che sta divenendo sempre più grave e allarmante nel nostro Paese.

Alla luce dei recenti rincari abbiamo chiesto, inoltre, la il recupero degli oneri bloccati avvenga con scaglioni lunghi, che guardino al contesto delle dinamiche dei prezzi delle materie prime e l’automatizzazione dell’erogazione dei bonus energia e gas, indispensabili per fornire un sostegno reale alle famiglie meno abbienti, specialmente in un periodo di rincari come quello alle porte.

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