In Acqua, Energia, Gas e Rifiuti, Comunicati


Si discute molto in queste ore dell'impatto della crisi Russia-Ucraina sulle forniture di gas per il nostro Paese e per tutta l'Unione.


Siamo lieti, per ora, che non vi siano rischi dal punto di vista della fornitura, dal momento che gli impianti di stoccaggio si stanno già riempiendo in vista della stagione invernale, ma non vorremmo che tale crisi si protragga e inasprisca ulteriormente e si ripercuota sul prezzo del gas, con la speculazione in agguato se tali forniture dovessero interrompersi.


Chiediamo quindi al Governo il massimo impegno affinché il nostro Paese si possa trovare preparato ad ogni evenienza, senza alcun riflesso negativo sui consumatori.


La crisi russa non può e non deve fornire alcun alibi ad aumenti, dopo un'annata che ha visto finalmente in calo le bollette del gas.

 


Chiediamo inoltre di lavorare di concerto con gli altri paesi europei per costruire una via alternativa che svincoli l'Europa dal ricatto perenne della fornitura del metano e risolva questa grave crisi tra Russia e Unione Europea, nell'interesse degli equilibri geopolitici ed economici mondiali.

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