In Comunicati, Politica Economica

Scende ancora la produzione industriale nel terzo trimestre: -1,1% nel periodo luglio-settembre.

Addirittura, a settembre, segna su base annua il -2,9%.

Una vera e propria tragedia che, però, non ci sorprende affatto.

Sono la testimonianza concreta dei gravi ritardi e della grave sottovalutazione della questione occupazionale nel nostro Paese.

"Senza un piano concreto di rilancio del lavoro, in grado di restituire futuri, prospettive e reddito ai cittadini, i consumi continueranno a scendere e così la produzione industriale." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

È ora che il Governo apra gli occhi: i consumi sono scesi nell'ultimo triennio del -10,7%, pari ad una minore spesa delle famiglie di oltre 78 miliardi di Euro.

La crisi della domanda  ha raggiunto livelli inauditi e continua a trascinare al ribasso tutti i principali indicatori economici.

L'unica via per imprimere una ripresa reale e duratura passa attraverso lo stanziamento di fondi e l'impiego di tutte le risorse ricavate dai tagli agli sprechi, ai privilegi, agli abusi, dalla lotta all'evasione fiscale, nonché dalla vendita di parte delle risorse auree (il 15-20% pari a 10-15 MLD di Euro) e dai fondi europei per:

– investimenti per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, a partire dalla banda larga nelle telecomunicazioni;

– l'avvio di un piano strategico per lo sviluppo del turismo

– l'attuazione di un allentamento del patto di stabilità che consenta la  realizzazione di opere infrastrutturali di modernizzazione e messa in sicurezza (in primis per quanto riguarda l'edilizia scolastica). 

 

Inoltre è fondamentale evitare categoricamente l'incremento dell'Iva e delle accise sui carburanti previsto nella clausola di salvaguardia della L. di stabilità che, a regime comporterebbe ricadute di ben 842 Euro annui a famiglia.

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