In Comunicati, Politica Economica

L'Istat conferma il tasso di inflazione in lievissimo rialzo a gennaio: +0,3%.

Si attestano, quindi, le discrepanze che abbiamo più volte denunciato relativamente alla crescita spropositata di alcune tariffe.

Come è possibile che, a fronte di un incremento del tasso di inflazione negli ultimi 4 anni del +4,7%, nello stesso arco di tempo, si verifichino aumenti del servizio idrico del +22%?

Va ancora peggio nel settore dei trasporti: solo nell'ultimo anno le tariffe autostradali sono aumentate dal 3,45% al 6,5%, mentre l'inflazione registra il +0,1% nel 2015.

Tutto ciò dimostra che ci troviamo di fronte ad intollerabili meccanismi speculativi a cui il Governo deve mettere fine con la massima urgenza, attraverso attenti monitoraggi e determinate azioni di contrasto.

"E' evidente, infatti, che politiche tariffarie simili non fanno che trascinare sempre più a fondo un'economia che ancora stenta a lasciarsi alle spalle la profonda crisi degli ultimi anni." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

L'effetto più grave di questi aumenti che non trovano alcuna giustificazione, è l'ulteriore frenata della domanda interna, che da anni conosce una contrazione senza pari: dal 2012 al 2014 la spesa delle famiglie è diminuita del -10,7%, con una contrazione complessiva della spesa delle famiglie pari a circa 78 miliardi di Euro.

Per avviare una seria ripresa è indispensabile, quindi, contrastare tali pratiche e agire concretamente in direzione di una ripresa della domanda interna, attraverso il rilancio dell'occupazione reso possibile da un serio Piano Straordinario per il Lavoro che preveda investimenti destinati a:

– lo sviluppo tecnologico e la ricerca;

– la realizzazione di opere di messa in sicurezza di scuole e ospedali;

– la modernizzazione di infrastrutture, reti e trasporti;

– l'avvio di un programma per lo sviluppo e la valorizzazione dell'offerta turistica nel nostro Paese.

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