Federconsumatori ed Adusbef fanno appello ai parlamentari europei e al Governo italiano affinché si intervenga con determinazione per contrastare ed eliminare la pessima decisione, compiuta da Eurostat, anche in nostra presenza, di annoverare attività criminali come la prostituzione, il traffico di stupefacenti e il contrabbando tra le attività che contribuiscono al calcolo del PIL.
"Oltre che dal punto di vista statistico, dato che già si commettono errori con dati alla luce del sole figuriamoci sulle rilevazioni a spanne o per sentito dire, l'errore appare intollerabile anche dal punto di vista etico." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
In ogni caso, sfruttamento e commercio illegale rimangono sempre attività intollerabili e da condannare, indipendentemente dal loro volume di affari. Non possono magicamente assumere sfumature positive solo se fa comodo annoverarle nella computazione del prodotto interno lordo.
Una decisione di pessimo gusto, che eleva le attività illegali in mano, il più delle volte alle mafie, al rango di produttrici di ricchezza nazionale. Una Europa da sempre contraddistintasi per essere faro di cultura, innovazione, ricerca.
Di questo passo per aumentare il Pil del nostro Paese si incoraggeranno cooperative di giovani per la coltivazione di papaveri e piante di coca, oppure di impiantare attività industriali dedite esclusivamente alla contraffazione, meglio se alimentare visto come tira il relativo Made In Italy, o corsi di formazione di spalloni dediti al contrabbando di beni e risorse finanziarie.
In ogni caso,e ancor più grave, ogni qualvolta si agirà per sconfiggere ogni atto di imprenditorialità malavitosa, si correrà il rischio di passare per luddisti o comunque anti italiani che fanno diminuire il Pil del proprio Paese. E anche ciò è del tutto intollerabile. |