In Comunicati, Politica Economica

La fiducia dei consumatori a maggio segna un peggioramento, passando da 116,9 a 113,7. Anche la fiducia delle imprese registra una nuova flessione.

“Un andamento ampiamente prevedibile, strettamente connesso alla situazione di instabilità che caratterizza il Governo del Paese, che si riflette sull’andamento economico, causando allarmanti ripercussioni.”  – afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.

Ai gravi campanelli di allarme che da tempo interessano il nostro sistema economico (un tasso di disoccupazione ancora elevato, una domanda interna in fase di stallo e un potere di acquisto fermo), si aggiungono ora preoccupazioni ed incertezze circa gli sviluppi futuri, con il rischio di un aumento dei tassi di interesse e delle rate dei mutui.

È inevitabile, in tale contesto, l’apprensione di famiglie ed imprese, fattore che di certo peserà sull’andamento economico dei prossimi mesi.

Per questo è necessario, ora, riporre la massima fiducia nell’operato delle massime cariche istituzionali dello Stato, a partire dal Presidente della Repubblica, il cui fine è quello di salvaguardare il Paese e la sua stabilità.

A peggiorare ulteriormente tale situazione si inserisce la minaccia degli aumenti dell’IVA. Se non si riuscirà a sterilizzare le clausole di salvaguardia, tali incrementi avverranno in diverse fasi a partire dal 2019, determinando, a regime, un aggravio di circa 795 Euro annui a famiglia.

Un aumento che, in una fase instabile come quella attuale, si rivelerebbe insostenibile per le famiglie e produrrebbe effetti disastrosi sull’intera economia. Per questo è fondamentale agire con responsabilità adottando i provvedimenti necessari per sterilizzare le clausole di salvaguardia.

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