In Comunicati, Telecomunicazioni

Federconsumatori e Adusbef considerano straordinariamente importante la sentenza con cui la corte di Giustizia Europea, sovvertendo una delibera del  2000, si riappropria della sovranità dell'Europa nella gestione dei dati  dei consumatori.

I grandi imperi  della Rete ora devono negoziare la gestione e il movimento dei dati che ricavano dall'azione dei consumatori. Non basta assicurare l'uso corretto. Bisogna, circostanza  per circostanza, dettagliare e concordare le singole modalità di gestione dei dati e la tipologia dei servizi.

Questo principio conferma che la "semplice" necessità di accedere alla rete, che è ovviamente un diritto di cittadinanza, come afferma la recente Carta della Rete elaborata dalla Commissione Rodotà, non è più sufficiente. La rete oggi è uno spazio pubblico ingombro di potentati che mirano ad interferire con la libertà e l'autodeterminazione dei cittadini utenti.

Bisogna aprire un'attenta riflessione sulle modalità di confronto e negoziazione delle forme di intelligenza artificiale che stanno crescendo e concentrandosi in poche mani.

Il ruolo di un consumo critico e consapevole, lo ricordiamo anche ai legislatori italiani che stanno elaborando nuovi strumenti di intervento, è l'unica garanzia per riportare la rete alla sua vocazione di trasparenza e libertà.

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