In Comunicati, Politica Economica

La nostra denuncia sugli aspetti fortemente vessatori della nuova disposizione sui bonifici dall'estero ha suscitato, come giusto, diversi interventi.

L'applicazione di ritenute del 20% su tutti i bonifici dall'estero che abbiano come beneficiario una persona fisica risulta, infatti, del tutto sconcertante.

Un'impostazione inconcepibile che, di fatto, presuppone che tutti i cittadini che ricevono bonifici dall'estero siano evasori. Starebbe a questi ultimi dimostrare il contrario.

"Solo per questo chi ha disposto tale norma dovrebbe, prima di tutto, chiedere scusa ai cittadini italiani." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

La Commissione Europea ha già avviato un'indagine sulla legittimità di tale norma che, a nostro parere, risulta in piena contraddizione con il principio di libera circolazione dei capitali all'interno dell'Unione Europea.

Ci aspettiamo un rapido pronunciamento non solo della Commissione Europea, ma anche dell'Agenzia delle Entrate e del nuovo Governo.

In particolare confidiamo in un "rinsavimento" delle istituzioni italiane, affinché dispongano misure realmente in grado di contrastare l'evasione fiscale, senza caricare i cittadini di inutili e complessi appesantimenti burocratici.

 

È intollerabile, poi, che in un momento così critico e delicato per l'economia italiana si penalizzi in questo modo l'ingresso di risorse dall'estero, importati per l'avvio di investimenti utili a rilanciare l'economia e l'occupazione.  

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