In Banche e Assicurazioni, Comunicati

La Federconsumatori da tempo è impegnata ad assistere i cittadini coinvolti nei casi di risparmio tradito. Casi che non riguardano solo gli istituti bancari ed i fondi immobiliari delle poste, ma anche le cooperative ed il prestito sociale.

I dati, probabilmente non esaustivi, in possesso di Federconsumatori e dei Comitati Soci che si sono costituiti in tutta Italia, indicano in decine di milioni di euro il valore del prestito sociale che si è letteralmente volatilizzato.

La crisi economica degli ultimi anni ha infatti coinvolto, in modo rilevante, anche il mondo cooperativo, aggravando e portando in evidenza la cattiva gestione da parte di alcuni amministratori e gruppi dirigenti.

Numerose sono state le crisi aziendali che, oltre a incidere sul fattore lavoro, hanno inciso sul fattore risparmio, essendo il prestito sociale una peculiarità del mondo delle cooperative.

Ma tale questione non coinvolge solo l’aspetto economico, ma anche quello emotivo. Alla luce della storia del movimento cooperativo, infatti, per numerosi soci, la perdita del prestito sociale ha colpito un senso di fiducia e di appartenenza che nutrivano nei confronti della cooperativa a cui avevano aderito.

Un mondo di valori che si sta dissolvendo, trascinando con sé il futuro di migliaia di piccoli risparmiatori.

Un problema di cui nessuno parla, quasi fosse una forma di risparmio di serie B, a cui Governo e Parlamento non rivolgono la sufficiente attenzione: il prestito sociale non gode, infatti, delle stesse tutele (già estremamente carenti) del sistema bancario.

Per questo Federconsumatori, unitamente ai Comitati Soci, da tempo sta lavorando attivamente in tutta Italia, ascoltando le esigenze dei risparmiatori e organizzando importanti momenti di discussione da cui sono emersi ragionamenti e proposte costruttive.

In tal senso abbiamo inviato una richiesta formale di incontro e di confronto con il Presidente di Legacoop, nell'ottica di individuare obiettivi comuni e punti di convergenza, per aprire una discussione serrata con le forze politiche, con i gruppi parlamentari e con il Governo.

Nel dettaglio la nostra azione si dispiegherà su due fronti principali:

  • La definizione di un nuovo quadro di regole per la tutela del prestito sociale;
  • La ricerca di soluzioni eque per risarcire i risparmiatori coinvolti nelle situazioni di crisi ancora aperte nel Paese.
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