In Banche e Assicurazioni, Comunicati

 144 PUNTI BASE SUI MUTUI,140 BASIS POINT SUI PRESTITI,UN GAP INACCETTABILE  PER MUTUO A 30 ANNI DI 100.000 EURO,ITALIANO SPENDERA’ 30.000 EURO IN PIU’, PER RIMBORSARE 100.000 DI PRESTITO VENTENNALE + 18.000 DI PENALIZZAZIONE. MODELLO UE FALLIMENTARE!

 

Mentre il governo filo-bancario continua a litigare sulla legge elettorale, esprimendo al contrario un consenso più totale sui migliori aiuti pubblici da elargire alle banche pari a 30 miliardi di euro solo nell’ultimo bimestre (rivalutazione quote Bankitalia e sconti fiscali sulle perdite), famiglie e consumatori strozzati dal credito negato, sono costretti a passare sotto le forche caudine degli elevatissimi tassi di interesse quando riescono a superare la corsa ad ostacoli di un mutuo od un prestito. L’osservatorio Adusbef registra infatti un impercettibile calo da ottobre 2013 tra i tassi di mutui e prestiti offerti in Italia e in Eurolandia, con i tassi scesi da 150 punti base di ottobre a 144 di novembre, a 140 punti da 151 di ottobre i tassi sui prestiti.

CREDITO AL CONSUMO E MUTUI.

DIFFERENZIALE TASSI MEDI BANCARI A FAMIGLIE IN AREA EURO E IN ITALIA (nuove operazioni)
SU CREDITO AL CONSUMO (da 1 a 5 anni) e  MUTUI (oltre 10 anni) (Valori percentuali)
Fonte Boll.no BCE (1-2014 pag. S42) e  Boll. stat. Bankitalia (Moneta e banche) n° 10-1-2014

 

 

Tassi applicati in Italia

Tassi applicati in

Area euro

Differenziale

Italia-Eurolandia espresso in punti base

Gennaio 2010

Credito al consumo

8,39

6,43

+ 196

 

Mutui

4,92

4,26

+ 66

Gennaio 2011

Credito al consumo

6,99

6,13

+ 86

 

Mutui

4,22

3,86

+ 36

Febbraio 2012

Credito al consumo

7,99

6,58

+ 141

 

Mutui

5,15

3,95

+ 120

Dicembre 2012

Credito al consumo

7,56

6,04

+ 152

 

Mutui

4,64

3,45

+ 119

Aprile 2013

Credito al consumo

7,76

5,94

+ 182

 

Mutui

4,46

3,34

+ 112

Agosto 2013

Credito al consumo

8,19

6,15

+ 204

 

Mutui

4,80

3,18

+ 162

Ottobre 2013

Credito al consumo

7,55

6,04

+ 151

 

Mutui

4,77

3,27

+ 150

 

 

 

 

 

Novembre 2013

Credito al consumo

7,45

6,05

+ 140

 

Mutui

4,73

3,29

+ 144

 

 

Per i mutui abbiamo calcolato la ripercussione di questo differenziale sull’entità delle rate. Abbiamo ipotizzato mutui da 100.000 euro a 30 e a 20 anni:

DATI NOVEMBRE 2013

Tasso applicato in Italia: 4,73%

Rata mese

Tasso applicato in Eurolandia: 3,29%

Rata mese

DIFFERENZA IN EURO

Mutuo 100.000 euro a 30 anni

520 €

437 €

+83 € (mese)    +996 € (anno)

+29.880 EURO PER I 30 ANNI

Mutuo 100.000 euro a 20 anni

645 €

569 €

+76 € (mese)     +912 € (anno)

+18.240  EURO PER I 20 ANNI

 

Per cui, un mutuo di 100mila euro a 30 anni  vede il mutuatario italiano pagare una rata mensile di 83 euro  più alta (996 euro in più all’anno) del mutuatario di Eurolandia. A conclusione del mutuo trentennale, avrà pagato 29.880 euro in più di un cittadino dell’area Euro. Per lo stesso mutuo, ma a 20 anni, alla fine il mutuatario italiano avrà pagato 18.240 euro in più.

Anche questo inaccettabile gap, acuito dagli ultimi 3 Governi (Berlusconi-Monti- Letta) quasi tutti espressione degli interessi della grande finanza, che continua a fare affari sulle crisi da loro stessi provocate, produce sconforto se non vero e proprio odio viscerale verso un modello d’Europa edificato a misura di banchieri, tecnocrati e cleptocrati, che addossano ai popoli (in questo caso ad utenti dei servizi bancari italiani) gli errori madornali di politiche economiche restrittive e misure fiscali fallimentari, che hanno ucciso la crescita e generato deflazione, nonostante la Bce continui a negarne l’evidenza.

 

                                                                                               Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

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