In Comunicati, Telecomunicazioni

TIM, Fastweb e il fondo americano KKR Infrastructure hanno appena costituito la società FiberCop, realizzando il primo passo verso la creazione di un’unica rete di telecomunicazioni in fibra ottica, che, in base ad una lettera d’intenti sottoscritta da TIM e Cassa Depositi e Prestiti, sarebbe gestita da una nuova Società, provvisoriamente battezzata AccessCo, in cui confluirebbero FiberCop e Open Fiber.

“Si tratta di una infrastruttura strategica e decisiva per lo sviluppo tecnologico nazionale, proprio per questo è fondamentale scongiurare il rischio che la società possa essere controllata per quote significative da capitale privato e straniero.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori. “Per questo Federconsumatori si impegnerà affinché i diritti degli utenti non solo siano rispettati, ma vengano significativamente migliorati nel nuovo scenario di mercato che si prospetta.”

Nell’accordo che si sta raggiungendo (di cui non sono stati ancora resi noti i dettagli), sarà di capitale importanza garantire l’indipendenza della società, parità e neutralità di accesso e di condizioni economiche a qualsiasi fornitore di servizi di comunicazioni elettroniche, al fine di scongiurare l’aumento dei prezzi che si potrebbe prospettare a causa di un’insufficiente o assente concorrenza. Si rende quindi indispensabile un’attività di monitoraggio per verificare che la qualità del servizio sia adeguata e che l’andamento dei prezzi all’ingrosso non provochi aumenti dei prezzi al dettaglio.

È altresì fondamentale assicurare l’accessibilità al servizio internet a banda ultra larga in tutte le aree grigie e bianche del territorio nazionale, al fine di azzerare il digital divide infrastrutturale che ancora esiste nel Paese. A tale scopo è indispensabile realizzare un piano della banda ultralarga sotto il controllo di opportuni organi competenti e fissare la data di switch-off della rete secondaria in rame in favore della fibra entro il 2025, evitando che si crei un nuovo digital divide.

Altrettanto importante è infine il contrasto al digital divide economico e culturale, che di fatto crea ulteriori disuguaglianze. A tale scopo emerge con chiarezza la necessità di istituire tariffe speciali per i cittadini in condizioni di disagio economico, agevolazioni economiche e tecniche per i disabili, iniziative di alfabetizzazione digitale e incentivi all’uso della banda larga.

Si tratta di un processo necessario e fondamentale in direzione dello sviluppo e dell’innovazione, per questo è obbligatorio mettere in campo ogni sforzo affinché nessuno rimanga indietro.

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